cognitivismo e apprendimento

Cognitivismo e apprendimento : Il cognitivismo è un indirizzo della psicologia scientifica che studia i processi mentali e li analoga ai processi di elaborazione dell’informazione.

Questa corrente psicologica viene dunque più che altro applicata a procedure di ricerca e a modelli teorici.

Cognitivismo e apprendimento

Il cognitivismo permette di comprendere meglio gli eventi mentali che si svolgono all’interno della mente del soggetto, inoltre queste teorie vedono l’interpretazione dell’organismo come essere dotato sin dalla nascita di competenze scientifiche e analitiche.

Il cognitivismo si abbina spesso alle teorie comportamentiste, infatti sono diversi i psicoanalisti che partendo dalla sfera cognitiva dell’uomo hanno potuto definire che all’interno di un soggetto possono esistere innumerevoli variabili, che sono in grado d’influenzare e orientare al contempo il comportamento degli individui.

Una stretta correlazione la troviamo anche tra il cognitivismo e l’apprendimento, la prima associazione tra queste due avviene nel 1967 con la pubblicazione da parte di Ulric Neisser di Psicologia cognitivista. In questo scritto lo psicologo focalizza la sua attenzione sul soggetto attivo che opera nel mondo attraverso lo sviluppo delle proprie capacità mentali. Dunque la mente rimane l’oggetto principale dello studio del cognitivismo correlato anche al livello di apprendimento dell’individuo.

Apprendimento

L’apprendimento, secondo le teorie cognitiviste, è un processo costruttivo attivo che permette il cambiamento delle strutture cognitive all’interno del soggetto. Secondo i cognitivisti dunque si parla di apprendimento quando un individuo elabora le informazioni e svolge un ruolo attivo nel processo educativo.

La relazione con il cognitivismo

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cognitivismo e apprendimento

Dunque, sicuramente in tema di apprendimento e sviluppo e necessario affidarsi anche alla conoscenza delle teorie cognitiviste, perché ponendo attenzione alle influenze esterne e ai meccanismi interni, è possibile riuscire a formulare diversi interventi didattici e adottare al contempo metodologie distinte, specialmente nel caso di individui con esigenze particolari. Infatti, secondo la psicologia universalistica è necessario considerare basilare anche il ruolo dell’esperienza scolastica nello sviluppo cognitivo dell’individuo, data la profonda interazione tra i due fattori.

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