Minori e abusi: come riconoscere i segnali di violenza

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La tematica relativa a minori e abusi non è facile da affrontare, considerato il fatto che i bambini sono ingenui, innocenti e puri, non destinati a subire violenze di alcun tipo. Purtroppo, però, sono sempre più numerosi i fenomeni di violenza nei confronti di minori e i fatti di cronaca parlano chiaro: nessuno è al sicuro, a qualunque età.

I minori sono soggetti fragili, con moderate capacità di resilienza e difesa, che si all’adulto, percepito come figura protettiva nella maggior parte dei casi. Di conseguenza, riconoscere e accettare l’eventualità di possibili violenze nei loro confronti risulta difficile e intollerabile, soprattutto da parte dei genitori, che si sono sempre occupati del loro benessere psico-fisico (a meno che, ovviamente, non siano loro i diretti responsabili degli abusi).

Minori e abusi: perché è difficile riconoscere la violenza?

I bambini vittime di violenza non sono sempre in grado di raccontare quanto accaduto e, per questa ragione, risulta essere particolarmente impegnativo riuscire a capire l’effettiva realtà della situazione. Il piccolo potrebbe avere paura di non essere creduto o di subire ulteriori violenze da parte dell’aggressore, preferendo quindi rimanere nel silenzio.

In altri casi, il bambino non si rende conto di star sperimentando una violenza. Questo perché nutre fiducia nei confronti dell’adulto che lo sta molestando e non dispone dei mezzi necessari per capire cosa gli sta accadendo. In questi contesti, è altamente probabile che, una volta cresciuti, possano manifestare dei disagi e delle sofferenze che necessitano di supporto, cura e attenzione.

Minori e abusi: quali sono i segnali di violenza?

I segnali relativi agli abusi su minori si differenziano a seconda dell’età del piccolo, correlata a un diverso sviluppo emotivo, fisico e cognitivo. Spesso, la modifica dell’atteggiamento del bambino, risulta essere un prezioso campanello d’allarme. Le indicazioni fornite di seguito possono essere rappresentative di segnali relativi a possibili violenze subite da parte del piccolo, suddivise in base all’età. In linea generale, i bambini potrebbero chiedere di essere lasciati frequentemente a casa da soli e non hanno legami con un genitore. Si comportano in maniera aggressiva e violenta con i propri coetanei e non hanno molti amici.

I bambini di età inferiore ai cinque anni possono manifestare indifferenza rispetto all’assenza/presenza di un genitore. Potrebbero sviluppare un ritardo nello sviluppo, senza collegamenti di tipo medico o fisiologico ed essere sottopeso nonostante i pasti.

I minori tra i cinque e gli undici anni vittime di violenza potrebbero diventare silenziosi, senza riuscire a confidarsi con nessuno. Non desiderano tornare a casa dopo la scuola o ricevere visite di amici. Potrebbero fare molte assenze o arrivare in ritardo e, in questo contesto, le principali figure di riferimento non mostrano interesse verso il profitto scolastico. Non vogliono fare sport o attività esterne alla scuola e potrebbero soffrire di enuresi notturna.

I minori vittime di abusi tra gli undici e i sedici anni potrebbero manifestare comportamenti disfunzionali più evidenti e riconoscibili, come il consumo eccessivo e frequente di bevande alcoliche. Potrebbero manifestare preoccupazione verso i propri fratelli più piccoli, senza dare una motivazione e senza parlare con nessuno, a causa della loro sospettosità e diffidenza. Anche in questa fascia d’età, tra i possibili segnali di violenza, potrebbe esserci un importante calo ponderale e rifiuto nei confronti di attività sportive o extra scolastiche.

Su Michela Casaletti

Dott.ssa in Psicologia Clinica e Tirocinante Psicologa nell'ambito clinico e giuridico-forense

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