Mangiarsi le unghie e psiche : L’onicofagia

Mangiarsi le unghie e psiche : L’onicofagia conosciuta più comunemente come il mangiarsi le unghie è un disturbo che colpisce sia uomini che donne anche in giovane età, inoltre sono in tantissimi coloro che dichiarano di mangiarsi le unghie in momenti di ansia o stress.

Mangiarsi le unghie e psiche

L’onicofagia in ambito psichiatrico è definito come un disturbo compulsivo, non tutti però si mangiano le unghie in modo ossessivo. Infatti, mentre per alcuni succede di rado e solo nei momenti di forte pressione, per chi invece soffre di un disturbo ossessivo, il mangiarsi le unghie diventa un’abitudine giornaliera, un vizio di cui è impossibile fare a meno.

Questa patologia è considerata simile ad altri disturbi ossessivi come l’onicofagia, la piromania, la cleptomania e la trictillomania. Sicuramente fra queste però, l’onicofagia è il meno discriminato dalla società, nonostante ciò non vuol dire che alla base di questo comportamento non ci sia comunque un disturbo della sfera emotiva.

Solitamente chi soffre di onicofagia, ha subito durante l’infanzia o l’adolescenza dei disturbi della sfera emotiva che si sono trascinati sino all’età adulta, non riuscendo così a combattere questo disturbo ossessivo. Secondo il padre della Psicoanalisi, Freud, mangiarsi le unghie è un comportamento che riguarda la fissazione orale, infatti i bambini durante questo periodo si attaccano al seno e al momento del distacco tendono a mangiari le unghie o a succhiarsi le dita per calmarsi.

Mangiarsi le unghie e psiche : L’onicofagia mangiarsi le unghie
mangiarsi le unghie

Dunque mangiarsi le unghie è un modo per calmarsi ed è un “vizio” che si riconduce, secondo Freud, addirittura all’età neonatale. Altri psicologi, invece sono certi che questa patologia sia invece un disturbo psicologico dovuto alle eccessive aspettative da parte dell’ambiente familiare. Quindi il bambino o il ragazzo per calmarsi e gestire l’ansia si mangiano le unghie, comportamento che la psiche registrerà come calmante, su cui farà affidamento successivamente anche in età adulta.

In sintesi, sia Freud che gli altri psicologi, comunque sono concordi nell’affermare che l’onicofagia sia un modo per combattere l’ansia e per calmarsi, una patologia compulsiva, che in casi gravi dev’essere curata attraverso l’intervento di uno specialista.

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